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Nino Surguladze scolpisce una Amneris di alto livello

aida_san_carlo
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Nino Surguladze scolpisce una Amneris di alto livello. È innamorata di Radamès come Aida, ma al contrario di Aida non è una schiava, è la figlia del faraone. Un privilegio su cui fonda la totale e talvolta perversa sua personalità. Tutto il suo mondo è l’amore per Radamés, mentre la guerra con tutto il suo bagaglio di dolore le è estranea. Per esso è subdola e sottilmente bugiarda nella esplorazione dei sentimenti di Aida quando le fa credere che Radamès sia morto in battaglia. È violenta e crudele nel minacciarla di morte dopo aver scoperto che è sua rivale. È oltraggiosa e impietosa nel ricordarle che sarà prostata nella polvere mentre lei, sarà sul trono accanto al re. L’immenso egoismo eccentrico nell’implorazione dei Numi non per il popolo ma per il suo straziato cuore, la insana indifferenza di fronte alle sofferenze dei vinti, l’empietà con cui stigmatizza i sacerdoti riuniti nella condanna di Radamès, chiamandoli infami, tigri infami giammai paghi di sangue,  l’anatema con cui invoca sovra essi la vendetta del ciel, la sua finale delusione di fronte al rifiuto sprezzante di costui cui promette salvezza purché dimentichi Aida, s’io ti salvo, giurami che più non la vedrai!! sono espressi dalla Surguladze con un senso di profonda solitudine e nella triste consapevolezza della sua sconfitta e del suo fallimento di donna. L’abito nero che l’avvolge nell’ultimo atto, sancisce in forma mesta un’auto sepoltura.